Ce l’ho, mi manca...

Scopriamo insieme la nona figurina “Cerignolani da Collezione"

E’ un muro con la maglia gialloblu

Nome: Matteo
Cognome: Colangione
Squadra: Audace Cerignola
Data di nascita: 30-07-1987
Peso: 84 kg
Altezza: 1,96 cm
Numero: 5
Piede: destro

La nona figurina della nostra raccolta "Cerignolani da collezione" ritrae un "ragazzone" di 1,96 cm capace di infondere tranquillità all'intero reparto (la difesa) e non solo. E' Matteo Colangione, difensore dell'Audace Cerignola. E' il leader silenzioso della squadra, un vero professionista, attento e amante dei minimi dettagli. Alto, magro, gambe lunghe e corsa. E' un centrale di difesa "particolare" che unisce ad una buonissima fase d'impostazione fatta di ottima visione di gioco, passaggi e lanci precisi, anche il lavoro tipico del marcatore grintoso e arrembante. Spiccata intelligenza tattica, ha piedi educati (difficilmente accostabili ad un classico difensore), non a caso: "Mi capita di segnare più di piede e non di testa, nonostante i miei centimetri". Eccola, l'ennesima particolarità di un difensore modello. Quest'anno, soprattutto in coppia con Ciano, ha formato un muro invalicabile tanto che gli attaccanti avversarsi stanno ancora cercando il segreto per superare Colangione e compagni.

CARATTERISTICHE FISICHE
Fisico imponente, 1,93 centimetri di quantità e qualità. Ottimo marcatore, buon colpitore di testa, bravo negli anticipi. Agile, nonostante l'altezza, preciso nei tempi d'intervento. Ha un buon feeling con il pallone per essere uno che fa a sportellate (l'azione parte spesso dai suoi piedi). Con Matteo in campo zero paure.

PROFILO PSICOLOGICO
Ragazzo solare, allegro che ama scherzare. Ligio al dovere, non si tira mai indietro. E poi, educatissimo, mai una parola fuori posto, ha sempre la frase giusta per spronare gli altri. Caratteristiche tipiche di un leader.

CARRIERA / PALMARES
  • Scuola Calcio San Matteo (pulcini ed esordienti)
  • Audace Cerignola (giovanissimi e primo anno di allievi)
  • Trinitapoli (secondo anno di allievi regionali, primo posto)
  • 2004/2005: Audace Cerignola (Promozione pugliese, esordio con mister Di Corato in prima squadra senza passare dalla Juniores. Secondo posto)
  • 2005/2006: Audace Cerignola (Eccellenza pugliese, semifinale playoff persa a Carini. 8 gol)
  • 2006/2007: Audace Cerignola (Eccellenza pugliese)
  • 2007/2008: Audace Cerignola (fino a dicembre, Eccellenza pugliese)
  • 2007/2008: Alma Juve Fano (da gennaio, serie D)
  • 2008/2009: Legnano (serie C1)
  • 2009/2010: Bitonto (serie D, 1 gol)
  • 2010/2011: Grottaglie (serie D, 1 gol)
  • 2011/2012: Audace Cerignola (Eccellenza pugliese, semifinale playoff persa ai rigori contro la Cavese)
  • 2012/2013: Audace Cerignola (Eccellenza pugliese, finale Coppa Italia Nazionale Dilettanti persa a Rieti. 1 gol)
  • 2013/2014: Fidelis Andria (Eccellenza pugliese. Promozione in serie D)
  • 2014/2015: Audace Cerignola (Prima Categoria. Primo posto, Coppa Puglia e 1 gol)
  • 2015/2016: Audace Cerignola (Promozione pugliese. 4 reti finora)

DICONO DI LUI
Mimmo Di Corato (mister dell'Audace Cerignola nella stagione 2004/2005. Fece esordire Matteo in prima squadra): "Colangione ha sempre dimostrato una maturità superiore alla sua età sia come calciatore che come uomo. Sicuramente ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto fare. Per me rimane un giocatore di assoluto valore sotto vari aspetti, sia di campo che di spogliatoio".

Nicola Ragno (ha allenato Matteo nella Fidelis Andria, stagione 2013/2014): "Matteo è un ragazzo d'oro che tutti gli allenatori vorrebbero avere in rosa. Prima di essere un giocatore di sicuro affidamento è un professionista, mai una parola di troppo. A livello tattico è tra i centrali più forti che ho allenato. Quell'anno ad Andria fu un vero uomo spogliatoio, è stato tra i protagonisti di quella cavalcata trionfale che ci portò in D".

Savino Vurchio (portiere Audace Cerignola): "Matteo è una persona fantastica. E' più di un amico, ci conosciamo praticamente da una vita, abbiamo fatto anche le elementari insieme. Dal lato calcistico è un giocatore che trasmette fiducia alla squadra, è difficile che sbagli partita. È un giocatore elegante per essere un difensore. E' tipo un Gerard Piquè della Categoria".

Alessio Cellamaro (centrocampista e capitano del Canosa): "Matteo lo conosco molto bene, è una delle poche persone che stimo particolarmente. Non è mai fuori luogo e, quando parla, non sbaglia mai (non a caso è la mia guida ed accetto volentieri i suoi consigli). Non lo senti mai dir contro qualcuno ed è proprio per questo che non c'è nessuno che non lo voglia bene. Persona esemplare, dentro e fuori dal campo, dai sani valori (basti vedere la sua vita quotidiana). Penso che la sua carriera non è all'altezza della sua bravura calcistica. E' un centrale di difesa con dei piedi da fantasista. Purtroppo, nella sua carriera si è trovato di fronte situazioni negative, vedi Legnano e Bitonto. Il mio sogno è vederlo in un derby Audace Cerignola - Foggia con la fascia da capitano al braccio".

Giovanni Crudele (segretario Audace Cerignola): "Abbiamo fatto insieme il settore giovanile e mi ricordo che il sabato, sin dalla categoria giovanissimi, non metteva piede fuori casa. Secondo me ama questo sport più della sua vita stessa. Innamorato del pallone fin da piccolo, in casa sua a differenza dei giovani di oggi che passano le giornate sul computer, palleggiava con tutto ciò che era sferico: passava dalla palla da calcio al limone oppure accartocciava fogli di carta. Quando vedevamo le partite, si concentrava maggiormente sulla linea difensiva delle squadre e penso lo faccia tutt'ora. E' un esempio per tutti. Per mio padre (mister Crudele, allenatore Juniores, Audace Cerignola ndr ) è il centrale più forte che ha allenato nella giovanili".

IL GOL A CUI SEI PIU' AFFEZIONATO
Era la stagione 2005/2006, quella di Carini per intenderci. Quell'anno ci giocavamo il campionato con il Fasano. Ecco, il gol a cui tengo maggiormente, l'ho firmato proprio in quello scontro diretto. Ricordo che lo stadio ero strapieno di gente, c'erano 5.000 spettatori. Dopo tre minuti capii che avrei potuto segnare ma colpii la traversa. La mia gioia, per fortuna, fu solo rimandata di due minuti: angolo di Giuseppe Grieco, impatto il pallone di testa ed è gol. Fu una gioia immensa, segnare in una partita così sentita, in uno stadio pieno. Fu una giornata straordinaria.
X FACTOR
Nell'estate del 2008 approdai al Legnano in serie C1. Avevo 22 anni, era appena tornato dalla vacanza in Spagna. Una volta atterrato in Italia, mi chiama il mio procuratore: "Matteo preparati. Andiamo a Legnano". Il pomeriggio ero già in campo ad allenarmi agli ordini di mister Attilio Lombardo (ex Sampdoria e campione d'Europa con la Juventus). Qualche settimana dopo, affrontammo in amichevole l'Atalanta a Bergamo e mi ritrovai a marcare gente del calibro di Vieri e Floccari. Mi chiesi: "Ma dove sono finito?". Mi sacrificai tanto ma alla fine di quel ritiro fui confermato.
MOTTO
"Non c'è soddisfazione senza sacrificio".
SOMIGLIA A
Quando ero più piccolo e giocavo nelle giovanili dell'Audace, mister Crudele mi accostò a Laurent Blanc (ai tempi giocatore dell'Inter). Diciamo che sono cresciuto con modelli di difensori diversi da quelli attuali, vedi Maldini, Nesta, Cannavaro. Tra quelli in attività, dicono somigli a Bonucci per il ruolo, perché gioco in una difesa a tre e perché spesso imposto io l'azione. "Ma sono molto meno spavaldo di lui (ride ndr). Io ho un profilo più basso".
SE FOSSIMO IN UN VIDEOGIOCO
Sogno di affrontare con l'Audace Cerignola una grande squadra in serie A. Nella vita bisogna sognare, nulla è impossibile soprattutto considerando le piccole squadre e città che ad oggi arrivano in B e anche in A (vedi Carpi, Crotone, Entella).

Figurina realizzata da Stefano Pepe
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