I cerignolani a New York devoti della Madonna di Ripalta

Molti cerignolani residenti a New York fin dagli inizi del Novecento avevano un saldo legame con la città natale. In particolare nutrivano una profonda devozione verso Maria santissima di Ripalta, Patrona di Cerignola, raffigurata in una pregevole icona del sec. XIII. Lo dimostravano con le offerte che inviavano alla Deputazione Feste Patronali di Cerignola, per la migliore riuscita dell'annuale festa patronale dell'8 settembre. A riconoscimento di tali elargizioni, sul quindicinale cattolico «L'Ape», a. VI, n. 17, del 13 settembre 1914, fu pubblicato l'"ELENCO NOMINATIVO / dei devoti / di Maria SS. di Ripalta / che trovansi in New York / (Agosto dell'anno 1914)", qui riportato omettendo i singoli importi.

«COMMISSIONE / Grieco Michele di Salvatore / Santo Ferrulli fu Salvatore / Giovanni Sciarappa fu Vinc. /Raffaele Grimaldi fu Dom. / Pietro Novelli / Felice Grieco di Salvatore / Vincenzo Mazzigliano di Filip. / Cerignolani / Antonio Gentile / Nicola Dinamnno di Francesco / Michele Bancone di Vincenzo / Savino Compierchio fu G.ni Bat. / Pasquale Iarussi di Emiddio / Gaetano Coluccelli di Potito / Giuseppe Bruno di Raffaele / Vincenzo Margiotto di Savino / Michele Stramaglia fu Franc. / Giovanni Vurchio fu Pasquale / Pasquale Vurchio di Giovanni / Raffaele Vurchio di Savino / Giovanni Pellegrino fu Giusep. / Teodora Schiavone fu Vinc. / Giuseppe Samele fu Michele / Giuseppe Martillone (Barbiere) / Savino Ieva di Pasquale / Paolo Ferrara di Nunzio / Pasquale Grieco di Alfonso / Michele Samele fu Domenico/ Pietro Ungaro fu Luigi / Domenico Maffucci di Vincenzo / Savino Stramaglia fu Vincenzo / Pasquale Marchese di Vito / Francesco Tiana fu Luigi / Gaetano di Gaetano fu Giusep. / Michele Gammino fu Andrea / Biaggio [sic] Rendine di Michele / Pietro Dipilato fu Domenico / Matteo Macino di Pasquale / Pietro Tufariello di Pasquale / Pietro Gioscia fu Pasquale / Matteo Dipasquale di Vincenzo / Nicola Colucci fu Raffaele / Matteo Colucci fu Raffaele / Pasquale Basile fu Giacinto / Folice [sic] Battaglino di Giacinto / Nicola Sorrenti fu Francesco / Tommaso Sorrenti fu Francesco / Tommaso Sorrenti fu Franc. / Luigi Capozzi fu Antonio / Giuseppe Lapiccirella / Savino Paolicelli di Antonio / Giuseppe Marinelli fu Girol. / Michele Russo fu Domenico / Nicola Simone di Paolo / Giovanni Dimatteo fu Eman. / Giovanni Digioia di Vito / Emanuele Matera fu Vincenzo / Mariano Mastroserio di Franc. / Messina e Rosa Ieva / Vincenzo Calvio fu Francesco / Giuseppe Simone di Carlo / Domenico Grimaldi di Franc. / Leonardo Setteducati di Ant. / Antonio Sciangalepore fu Paolo / Francesco Scarano fu Raffaele / Simone Scarano fu Raffaele / Antonio Quaquarella [sic] fu Fedele / Pasquale Costantino fu Nicola / Salvatore Penza fu Pasquale / Annita Russo di Pietro / Nicola Comperchio [sic] di Pietro / Antonio Lupo di Francesco / Pasquale Ditrio fu Salvatore / Mauro Setteducati fu Merisario / Mutascia e famiglia / Nicola Bancone fu Michele / Luigi Volpe fu Saverio / Vincenzo Scarano fu Emidio / Antonio Lapiccirella fu Giusep. / Francesco Scarano fu Raff. / Pantaleone Storelli fu Cosimo / Nicola Pascarella fu Antonio / Savino Pascarelli fu Antonio / Domenico Scarano fu Alfonso / Domenico Sena fu Michele / Michele Re fu Giovanni /Antonio Gallo fu Giuseppe / Marino Casparri fu Antonio / Antonio Cinonni fu Giuseppe / Ercole Penza fu Giuseppe / Pasquale Gammino di Antonio / Nicola Pellecchia fu Generoso / Francesco Simone fu Pietro / Saverio Grimaldi fu Domenico / Domenico Tavano di Savino / Maria Romagnuolo / Giuseppe Strafile fu Luigi / Francesco Pappagallo di Gaet. / Maria Mangino fu Donato / Rosa Antonelli fu Donato / Rocco Quarticelli Barbiere / Gaetano Bufano di Nicola / Giuseppe Galliano fu Michele / Nicola Ceglia di Antonio / Mattea Cintrone fu Antonio / Pietro Mazzigliano di Filippo / Maisti Giuseppe fu Pasquale».

Seguono i nomi di 22 devoti di altri comuni italiani e infine la dicitura "Diversi devoti".

Tra le testimonianze di devozione rientrano i manti votivi destinati ad ornare le due teche argentee contenenti la sacra icona. Nel settembre 1932 due cerignolani residenti a New York, Nicola Pellecchia e Giuseppe Bruno, donarono alla Chiesa locale un prezioso manto da collocare intorno alla teca della Vergine di Ripalta. Il manto era stato ricamato dalle sig.ne Anna e Francesca Novelli di Cerignola, e fu benedetto il 6 settembre 1932, essendo madrina la sig.ra Anna Corrado. Il ricamo fu realizzato con filo in oro, con applicazioni di paillettes, con filato di canutiglia e frange, impreziosito con pietre dure colorate. Esso riproduce, in stile giardino, gigli, margherite e rose. Nella parte centrale è decorato con stelle e con il monogramma di Maria, sormontato da una corona regale sulla quale sono ricamati i nomi dei committenti: "NICOLA PELLECCHIA - GIUSEPPE BRUNO". In basso la scritta "NEW YORK 1932".

Il manto ricopriva la pregevole teca argentea del 1796 nella quale, in occasione della festa patronale, si inserisce tuttora l'icona della Vergine. Esso nel 1963 fu sostituito da un nuovo manto, donato dai coniugi Ercole Definis e Clotilde Pece, ricamato dalla sig.na Mattea Carella di Cerignola.

Dal 1963 il manto degli italo-americani fu portato al Santuario diocesano e utilizzato da ottobre a Pasqua per ricoprire la teca argentea dell'icona, donata dai Portantini nel 1893.

Nel 1991, a causa dei lavori di restauro in corso nel Duomo "Tonti", durante la consueta permanenza a Cerignola l'icona fu esposta nella Chiesa Madre da aprile ad agosto. In tale occasione fu posto sulla teca il manto del 1932.

Lo stesso manto nel 1991 fu donato dall'allora parroco del Santuario al Museo etnografico cerignolano, rendendo meno fruibile la memoria del legame oggettuale tra i cerignolani di New York e la loro Patrona.

Infatti la Madonna di Ripalta con la sua icona è una figura cardine non solo per i fedeli, ma per tutti i cittadini. La Vergine santissima rappresenta tutta la città, non una parte, un ceto. È il legame strettissimo tra i cerignolani e la loro santa Patrona, che li fa sentire unità, collettività.

Angelo Disanto

Centro Ricerche di Storia Religiosa in Puglia-Bari

L'icona di Ripalta, con il manto del 1932, sull'altare del Santuario diocesano. Foto tratta da A. Disanto, Ripalta. La Madonna pellegrina, Claudio Grenzi editore, Foggia 2010.